KULT - Divinità Perduta - La Madonna Nera

**QUESTO GIOCO ESPLORA TEMI ADULTI**
Il contenuto di questo gioco esplora orrori sia psicologici che fisici e se ne raccomanda l'uso a un solo pubblico adulto.


Campagna di gioco per KULT - Divinità Perduta in Italiano
E' l'ultimo giorno dell'anno 1941.
Allo scoccare della mezzanotte, tutte le candele di ogni chiesa di Leningrado di spengono.
I volti dei santi diventano neri. Il tessuto della realtà si lacera.
Al mattino, venti sacerdoti vengono trovati morti, si sono tolti la vita.

Una ragazzina silenziosa e piena di segreti è ritrovata in uno scantinato isolato. Nessuno sa chi sia o da dove venga. In assenza di altre possibilità, è portata in un orfanotrofio, dove niente è come sembra.

La stessa fredda notte d’inverno, Dimi, un vecchio pittore di icone, incontra una strana donna mentre torna a casa. Lei si scopre il volto e gli impartisce un ordine, poi se ne va. Una volta ritornato nel suo piccolo appartamento, il pittore inizia subito a dipingere una nuova icona. Un’icona che raffigura una Madonna Nera.

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La Madonna Nera è una leggendaria campagna di KULT, finora inedita al di fuori della Svezia e della Francia.
I suoi sei separati episodi sono pensati per guidare i personaggi giocanti attraverso un’avventura inquietante legata all’Angelo della Morte Chagidiel e all’Arconte Binah, e ai loro servitori.

Ambientato nel 1991 in una Germania da poco riunificata, il viaggio condurrà i personaggi giocanti in un'Unione Sovietica sull'orlo del collasso per svelare ciò che è realmente accaduto a Leningrado durante la Seconda Guerra Mondiale.
Durante la campagna i giocatori saranno proiettati in un mondo di sogni oscuri e dovranno avventurarsi nelle profondità dell'inferno per cercare di salvarsi.

La Madonna Nera è una storia scritta per KULT: Divinità Perdute ed è stata aggiornata con l'aggiunta di un capitolo completamente nuovo che descrive il mondo del 1991 e illustra nuove regole per la creazione di personaggi legati all'ambientazione e alla storia.


Cartonato, segnalibri in velluto, 168 pagine.